Riflettendo attorno a Come on Kids!
19/12/2014
Con due appuntamenti a Bolzano e Venezia, “Come on Kids! 2: Fare un libro” è stato non solo un festival rivolto a famiglie e bambini ma anche un banco di prova e sperimentazione del design e dei designer rispetto a questo pubblico particolare, e soprattutto una occasione per noi per osservare e riflettere sulla relazione design/apprendimento. Su nostro invito, venti designer si sono confrontati con un unico tema (fare un libro): non solo hanno progettato un laboratorio e i materiali necessari per realizzarlo, ma sono stati anche coinvolti in prima persona nel suo svolgimento. Quali erano le loro aspettative? Quali i loro obiettivi? Quale idea di apprendimento hanno? Quali competenze e conoscenze hanno messo in campo? Quale significato ha avuto per loro lavorare per e con bambini e ragazzi? Oltre a raccogliere dai designer le risposte a queste domande, all’interno del gruppo di ricerca e insieme ai nostri partner abbiamo iniziato a riflettere attorno a “Come on Kids! 2”, e a partire da questa iniziativa, interrogandoci sui pregi e le potenzialità, ma anche sui limiti, delle competenze e degli approcci del designer dal punto di vista dell’educazione e della mediazione. Per discutere di tutto questo abbiamo invitato mediatori e educatori provenienti dalle istituzioni partner a visitare e osservare da vicino i due appuntamenti di “Come on Kids! 2” e i numerosi laboratori, e a condividere con noi le loro osservazioni, i loro interrogativi, le loro proposte. Infine ci siamo incontrati il giorno 15 dicembre per parlarne con Annalisa Casagranda (Mart), Brita Köhler e Ivo Corà (Museion), Michele Corna (Triennale Design Museum), Sabrina Rizzo (Istituto comprensivo Merano I). Dalla viva discussione sono emersi molti punti di contatto e spunti per i futuri progetti. |